Continuiamo a seguire con interesse e preoccupazione la situazione in Ucraina, dove il conflitto continua a imperversare e causare una vera emergenza umanitaria. I bombardamenti negli ultimi mesi hanno colpito le infrastrutture elettriche, di approvvigionamento del gas e di acqua. Gli abitanti di migliaia di città e villaggi si trovano ad affrontare l’inverno senza riscaldamento, acqua e luce.
La Caritas Diocesana di Bologna, che ha contribuito ad accogliere e sostenere i profughi presenti sul nostro territorio, invita ora a gesti di generosità concreta per alleviare la situazione del paese e in particolare l’emergenza legata alla carenza di energia elettrica. Per questo aderisce al progetto “Emergenza Caldo Ucraina” della rete STOPTHEWARNOW e promuove una raccolta fondi.
La rete è presente in grandi centri come Odessa e Mykolaiv con i volontari della Comunità Papa Giovanni XXIII, collabora con Caritas –Spes e le Caritas locali. Mantiene uno stretto contatto anche con la Caritas Diocesana per fornire aggiornamenti in tempo reale sulle condizioni delle persone. Questa l’analisi effettuata dai volontari della rete su cui si vuole intervenire:
1) La mancanza di energia elettrica rende impossibile lo svolgimento di alcune attività che le associazioni e gli enti locali svolgono per supportare la popolazione civile. Nella città di Odessa diventa impossibile per i volontari di Caritas-Spes organizzare le distribuzioni di beni di prima necessità, grazie alle quali ogni giorno oltre 200 persone vulnerabili vengono attivamente e concretamente supportate.
2) Nella città di Mykolaiv, oggi senza energia elettrica costante, i pozzi con impianto dissalatore non sono continuativamente attivi, non riuscendo perciò a garantire un adeguato rifornimento di acqua potabile alla popolazione della città. Questo aspetto è cruciale nella misura in cui, attraverso i soli impianti finanziati dalla rete STOPTHEWARNOW, riescono ad accedere a fonti sicure di acqua potabile circa 12 mila persone al giorno.
3) Nel villaggio di Snihurivka, la mancanza di energia elettrica rende impossibile svolgere le normali operazioni nell’ospedale locale, già fortemente condizionato dalla guerra e da mesi di occupazione russa. È necessario ripristinare un suo funzionamento per dare la possibilità ai malati - anche i più gravi - di essere curati nell’ospedale locale invece che di percorrere centinaia di chilometri per raggiungere gli ospedali delle città limitrofe. È necessario ciò anche in un’ottica di economia dell’organizzazione dell’Oblast di Mykolaiv. Infatti, i flussi di pazienti convogliati in singoli ospedali, come quelli della città di Mykolaiv, metterebbero a rischio il funzionamento già precario degli stessi, contribuendo a rendere l’offerta di prestazioni sanitarie ancor più inefficiente.
Con il progetto “Emergenza Caldo Ucraina” vogliamo rispondere alla richiesta di supporto espressa dalle associazioni locali fornendo generatori ed accumulatori che potranno sopperire adeguatamente al fabbisogno locale in caso di emergenza. Il bisogno al quale si cercherà di far fronte riguarderà sia le realtà associative sia le istituzioni pubbliche:
• n° 3 centrali elettriche (accumulatori) per i centri di distribuzione di Caritas-Spes > min 2kW
• n° 1 generatore per l'ospedale di Snihurivka > min 20 kW
• n° 6 generatori per i pozzi di Mykolaiv > min 8 kW
Per contribuire si può effettuare un bonifico all’IBAN
IT94U053870240000001449308
Intestato ad ARCIDIOCESI DI BOLOGNA
Causale “Emergenza Caldo Ucraina”
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